5 cose che lo yoga mi ha insegnato
A imparare a respirare, certo. Ma anche a dire di no: e questo per me è il dono più grande di tutti
Da un anno circa faccio yoga. Lo dico di getto, come si fa una confessione. Perché io, giocatrice di pallavolo da quasi trent’anni, mai avrei pensato di poter intraprendere una pratica così introspettiva, individuale, silenziosa, come è lo yoga. Eppure. Sono arrivata a un punto della mia vita in cui ne ho sentito la necessità: lo stress mi stava divorando la vita e la salute, i pensieri non mi davano tregua e la pallavolo non bastava più per sfogare la tensione. Così sono approdata a yoga per caso e ci sono rimasta per scelta.
Lo pratico una volta o due alla settimana, non ancora tutti i giorni, ma non c’è fretta: se ancora non ci sono arrivata, significa che non sono pronta. Una cosa che lo yoga mi ha insegnato è rispettare i miei tempi. Non fai yoga se stendi un tappetino e pratichi le asana: fai yoga ogni volta che respiri a fondo, ascolti il cuore e liberi la mente dalla negatività.
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Pratico Hatha Yoga, uno yoga dinamico e fisico, in cui si predilige l’azione alla meditazione. In alcune asana sono ancora molto indietro e sento che il mio corpo è ancora molto legato, ma sto migliorando: innanzitutto, non mi sforzo di essere elastica come la mia insegnante, né mi giudico per questo. E questo per me è già una conquista. Per una come me, che non ha mai brillato né in elasticità né mobilità, rimanere per molti minuti a gambe incrociate senza muovermi, ma solo ascoltando respiro e battito del cuore è stata una rivelazione.
E poi riesco a far tacere la mente per qualche minuto, a rilassarmi completamente, a svuotarmi di tutto: quando esco da yoga mi sento spossata come dopo una partita di pallavolo di cinque set, ma piena di energia. E quando non ci vado per svariate ragioni, ne sento il bisogno.
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Lo yoga mi ha migliorato in tante cose, ma quasi nessuna a livello fisico: se ancora non ho la grazia né la corporatura di una yogini provetta, quantomeno ho più consapevolezza di me e di ciò che voglio. Per esempio, ho imparato a dire no, senza la paura di poter essere criticata o di poter perdere un’occasione: se quella cosa non fa al caso mio, ho imparato a rinunciarci. E non è cosa da poco per chi come me ha sempre paura di restare senza qualcosa: lavoro, opportunità, soldi, relazioni.